STORIA DELL'ARTE - DALL'OTTOCENTO AL NOVECENTO

Per Marcel Duchamp l'arte è:
1. ironia, gioco, dissacrazione
2. imitazione fedele della natura
3. l'antichità classica
4. espressione emotiva della natura
L'opera di Marcel Duchamp esposta alla mostra della Società degli artisti indipendenti nel 1917 dal titolo "Fontana" era:
1. un orinatoio capovolto
2. un'anfora di epoca ellenistica
3. una ruota di bicicletta
4. un candelabro capovolto
Le "Prairie Houses" sono:
1. le abitazioni della prateria progettate da Frank Lloyd Wright
2. le prime case a schiera a tre piani di Ludwig Mies van der Rohe
3. sono monolocali su un unico piano con cortile posteriore
4. sono i primi grattacieli costruiti a Chicago
La pittura di Marc Chagall è ispirata:
1. da varie componenti culturali: espressionismo, cubismo, tradizione ebraica, l'arte russa
2. dalla pittura cubista
3. dalla pittura di Paul Cézanne
4. dall' Orfismo di Robert Delaunay
L' Art Nouveau in Italia prese il nome di:
1. Liberty
2. Modernismo
3. Secessione
4. Stile giovane
"Die Brucke", il movimento espressionista che si sviluppa a Dresda nel 1905, significa letteralmente:
1. "Il Ponte"
2. "La Passerella"
3. "Il Passaggio"
4. "Il Fosso"
Secondo l'architetto Eugène Viallet-le-Duc restaurare vuol dire:
1. ricostruire le parti mancanti dell'edificio antico cercando di restituirgli l'aspetto originario
2. ripulire e consolidare ciò che è rimasto dell'edificio antico
3. ricostruire le parti mancanti ma con materiali che rendono evidente l'intervento di restauro
4. ripristinare le parti mancanti con materiale ligneo
Nel 1916 presso il Cabaret Voltaire a Zurigo nasce:
1. il movimento Dada
2. l'impressionismo
3. la POP-ART
4. il surrealismo
L'opera "Pubertà" appartiene al ciclo "Il fregio della vita" di Edvard Munch:
1. vero
2. falso
3. parzialmente vero
4. parzialmente falso
Il monte Saint Victorie è stato più volte dipinto da:
1. Paul Cézanne
2. Claude Manet
3. Paul Gauguin
4. Henri de Toulose-Lautrec

STORIA DELL'ARTE - DALL'OTTOCENTO AL NOVECENTO

Realizzato dal prof. Mario Errico e dal prof. Attilio Carrella