FILOSOFIA - LA FILOSOFIA CLASSICA GRECA: SOCRATE, PLATONE, ARISTOTELE
Realizzato dal prof. Enzo Rega e dal prof. Attilio Carrella
Scegli la risposta corretta per ogni quesito.
Socrate, pur essendo stato talvolta confuso con i Sofisti, se ne distacca soprattutto perché
tenta di andare oltre il relativismo dei Sofisti per spingere la ricerca verso una verità universale
si pone, rispetto al loro pensiero, una problematica tipicamente metafisica
inaugura una problematica antropologica allontanandosi dalle questioni cosmologiche
non collabora con il regime dei Trenta tiranni
La famosa ironia socratica
investe coloro che pretendono di aver già raggiunto la verità senza rendersi conto di essere ancora fermi al livello delle opinioni o di conoscenze particolari - ed è perciò l'atteggiamento di distanza rispetto al particolare
riguarda tutti coloro che pretendono sia possibile raggiungere la verità senza rendersi conto delle contraddizioni insuperabili nelle quali si è imbattuta tutta la filosofia precedente - ed ha perciò un esito scettico
è l'arte di far partorire la conoscenza da parte dell'allievo, come la levatrice fa partorire corpi
indica l'atteggiamento di superiorità che manifesta, nei confronti dell'interlocutore, il maestro prima di comunicare la verità che solo egli possiede
Il tì ésti (= che cos'è) socratico
indica l'esigenza di una definizione, di un concetto che però non si dà mai come possesso definitivo ma solo come meta ideale di una ricerca continua etica e filosofica
è il concetto: definizione definitiva alla quale si giunge per via induttiva partendo dall'esame della realtà concreta
indica l'essenza metafisica delle cose, posta in una realtà diversa e superiore
individua il nucleo sostanziale, ontologico degli enti e immanente ad essi, indissolubilmente legato alla materia
L'orizzonte della filosofia platonica
rimane etico-politico, perché la costruzione metafisica, in cui si impegna, è in funzione della soluzione del problema che riguarda i rapporti fra gli uomini
è di tipo logico-gnoseologico, perché attraverso la logica si entra in possesso di uno strumento che permette di coltivare tutte le forme di conoscenza
è la metafisica, perché Platone, disgustato dalla vita politica del suo tempo, decide di coltivare soltanto una conoscenza relativa a una realtà superiore a quella terrena
è puramente pedagogico, legato alla trasmissione di un sapere disinteressato e disimpegnato rispetto al mondo
L'idea platonica, secondo l'interpretazione più accreditata
è un principio logico-ontologico, collocato in una realtà diversa alla quale l'uomo ha accesso solo grazie all'anima, ed è perciò percepibile solo da essa
è frutto dell'impressione lasciata dalle cose percepite dai sensi sull'anima
è, come dice la parola, un costrutto puramente mentale, costruito induttivamente, a cui non corrisponde nulla da un punto di vista sostanziale, che non ha, cioè, realtà propria: pura condizione di pensabilità del reale
è l'elemento formale del reale, indissolubilmente legato alla materia
La città ideale di cui parla Platone
prevede tre ceti fondamentali a cui ciascuno è assegnato secondo una caratteristica innata della propria anima
è composta da cittadini che ereditano dai genitori la propria collocazione sociale, così come era proprio del mondo antico
vede una stratificazione sociale frutto delle competenze che ciascuno mette in evidenza
è una società comunistica nella quale a nessuno dei tre ceti è consentito avere alcun possesso
Nell'enciclopedia aristotelica del sapere
le varie discipline sono collocate l'una accanto all'altra, orizzontalmente, con pari dignità e intrecciando fra di loro un rapporto di autonomia e complementarità, anche se Aristotele parla comunque di una "filosofia prima" e di una "filosofia seconda"
il sapere ha una struttura verticale, come per Platone, ed è finalizzato al problema politico
le singole discipline hanno completa autonomia e distinzione, senza la possibilità di reperire una trama unitaria
sono escluse le discipline di carattere metafisico, coerentemente con l'impostazione empiristica della filosofia di Aristotele che, contro Platone, rivaluta il mondo sensibile, necessario punto di partenza dell'attività conoscitiva
La sostanza aristotelica
indica il sostrato individuale
indica una realtà metafisica, di cui si sostanziano le cose del mondo fisico per esistere
corrisponde al concetto socratico in quanto realtà immanente
corrisponde all'idea platonica in quanto realtà trascendente
Il Dio di Aristotele
anticipa quello cristiano in quanto realtà spirituale e trascendente
anticipa quello cristiano in quanto creatore del mondo sensibile
anticipa quello cristiano in quanto puro pensiero che pensa se stesso
non ha nessun elemento in comune con il Dio dei cristiani perché Aristotele vive in un mondo pagano
"Vidi dunque che mai sarebbero cessate le sciagure delle generazioni umane, se prima al potere politico non fossero pervenuti uomini veramente e schiettamente filosofi, o i capi politici delle città non fossero divenuti, per qualche sorte divina, veri filosofi". Dei tre grandi filosofi dell'età classica chi, secondo te, può aver scritto queste parole?