FILOSOFIA - IL PENSIERO "NEGATIVO": KIERKEGAARD, SCHOPENHAUER, NIETZSCHE
Realizzato dal prof. Enzo Rega e dal prof. Attilio Carrella
Scegli la risposta corretta per ogni quesito.
Qual è il concetto filosofico fondamentale per Kierkegaard
il singolo
la volontà di vivere
la volontà di potenza
l'io puro
Lo "stadio estetico" di cui parla Kierkegaard indica
una forma di vita nella quale prevale la ricerca di ciò che è effimero e superficiale senza la capacità di assumersi la responsabilità della propria esistenza
una possibilità che l'uomo ha per sollevarsi al di sopra della contingenza della vita e cogliere significati più profondi della vera realtà
una tappa che l'individuo deve necessariamente percorrere prima di giungere ai livelli superiori dell'esistenza, rispetto ai quali essa è gerarchicamente subordinata
la prima manifestazione della vita dello Spirito
L'"angoscia" di cui parla Kierkegaard
è il sentimento che si accompagna alla necessità della scelta di fronte a possibilità diverse
viene superata quando l'uomo riesce a innalzarsi al livello della vita religiosa
nasce di fronte ai grandi sconvolgimenti della natura
nasce solo quando si avverte di aver fallito nella propria vita
Nella filosofia di Schopenhauer
è presente un principio metafisico unitario al di là del mondo sensibile, ma è irrazionale
non esiste alcuna realtà al di fuori e al di sopra di quella sensibile, e da qui nasce il suo pessimismo
come per Hegel è possibile rintracciare un principio metafisico che permette di ritrovare la legge che governa il mondo razionalmente
è presente la possibilità di sollevarsi al di sopra delle contraddizioni ridando senso alla vita umana
Rispetto all'arte Schopenhauer
osserva che essa permette di sollevarsi al di sopra della frammentazione del mondo sensibile cogliendo anche, nelle sue forme più alte, il principio unitario delle cose
ritiene che essa abbia storicamente compiuto la propria parabola e non abbia più alcuna funzione
osserva che essa irretisce l'uomo in una vita superficiale che gli fa perdere di vista il significato delle cose
ritiene che essa permette all'uomo di trovare definitivamente un senso alla propria esistenza
Il "nirvana" secondo Schopenhauer
riesce a sopprimere completamente la volontà di vivere
è l'affermazione della volontà di potenza dell'uomo
rappresenta la conciliazione con il mondo naturale
è il momento più alto nel quale l'uomo finalmente s'innalza a Dio staccandosi dal mondo sensibile
Per "morte di Dio" Nietzsche intende
la dissoluzione dei vecchi valori in vista della creazione di nuovi valori
la fine della religione
la definitiva scomparsa dei valori senza alcuna possibilità di creare nuovi valori
la crocifissione di Cristo
Il "superuomo" nietzscheano va correttamente inteso come
figura umana che si proietta "oltre" l'attuale livello dell'umanità
figura autoritaria destinata a soggiogare le masse
colui che sa dire no alla vita e resistere alle sue lusinghe
grande figura di statista
La "volontà di potenza" per Nietzsche
è volontà di accrescimento dell'individuo
è desiderio di dominio
è quella volontà di vita che va soffocata per superare la dimensione tragica dell'esistenza
è semplice istinto di autoconservazione
"Facendo riferimento ai principi trascendentali, si hanno buone ragioni per ammettere una finalità soggettiva della natura nelle sue leggi particolari, in vista della sua intelligibilità da parte del Giudizio umano, e della possibilità di connettere le esperienze particolari in un unico sistema". Chi, fra Kierkegaard, Schopenhauer e Nietzsche, ha scritto questo brano?